La Casa

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Benvenuta primavera! Rendere accogliente la stanza dei bambini

Ma non scriverò di fiori, né di terrazzi e giardini, né tantomeno di ombrelloni, bensì mi piacerebbe affrontare la camera dei bambini. In natura la nascita avviene proprio in primavera e quale stagione migliore di questa per pensare ai nostri piccoli e rinnovare il loro mondo?

Nel periodo della dolce attesa si verifica spesso quella che viene definita la “sindrome del nido”. Ovvero, come se non ce ne fossero abbastanza da fare ed organizzare, si intraprendono i lavori in casa per far posto al nascituro. A lui, a dire il vero, bastano le braccia della mamma, ma la sindrome colpisce sempre! Vi stupirà forse però sapere che sui nostri piccini, fin verso i 6 mesi di vita, i colori non esercitano nessun fascino. Non li vedono! Perciò inutile affannarsi a scegliere tessuti e pitture color pastello, con cui rivestire pareti e culline: sono totalmente inutili… Molto più adatti, invece, piè di poule, forme geometriche e righe in contrasto tra colori chiari e scuri … e se il nero vi pare eccessivo c’è sempre il blu, purché scuro. Provare per credere: neonato ipnotizzato assicurato!

Source: via on

 

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Per i più grandicelli la regola cambia, e le tenui tinte possono riprendere il loro spazio… ma per favore, liberiamoci dal cliché del rosa per le bambine e l’azzurro per i maschietti. In Polonia per esempio è esattamente il contrario!

Da qualche anno finalmente il design d’autore ha rincominciato a produrre mobili dedicati ai bambini dopo un oblio quasi ventennale. Esistono perciò in commercio riproduzioni in miniatura dei pezzi più noti della storia del design: dalla panton chair alla poltrona Frau.

Source: via on

 

Ma al di là di un pezzo così, che poi alla fine dura qualche anno e costa una tombola, credo che la camera dai 2 ai 10 anni dei figli possa essere un luogo di gioco e creatività. E possono contribuire a questo le pareti.

Vernici e carte da parati che realizzano vere e proprie lavagne possono essere un bordo dal pavimento all’altezza di un metro su cui i bambini, armati di gessetto, potranno finalmente infrangere la barriera che sui muri non si scrive! Carte e pitture sono ovviamente nere, ma se ci sembra cupo, ne esistono anche di bianche!

Source: via on

 

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Ci sono poi carte da parati personalizzabili: nomi disegni figure possono essere stampate come meglio si crede sulle pareti dei nostri figli. Trovo però più interessanti gli adesivi con barche, aerei, personaggi, che si attaccano numerose volte senza scrostare gli intonaci, perché permettono al bambino di raccontare storie sempre diverse sui suoi muri.

Un consiglio però… stabilire in maniera chiara i limiti tra gioco e realtà onde evitare di avere percorsi colorati lungo tutti i muri dell’abitazione, all’altezza, guarda caso, proprio delle manine dei piccini! This will give you an idea of what steps to take if you www.celltrackingapps.com ever decide that you no longer need the mobile spyware

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