La Casa

9settembre

Bon ton ai tempi di Twitter – intervista a Salutator Cortese

Abbiamo oggi il piacere di intervistare il , gentiluomo ai tempi di Twitter e co-autore del romanzo episodico tweet-a-tweet: #storicaffè.

Ciao Salutator Cortese, grazie per aver accettato il nostro invito. Una curiosità che di certo abbiamo in molti: com’è nato il tuo nickname e l’idea dietro al tuo account Twitter?

Un caro saluto a voi e a tutti i lettori, è un piacere essere ospitati sul vostro sito.

Il Salutator Cortese è nato un po’ per caso circa un anno fa. Venivo da una lunga esperienza lavorativa nel mondo della gioielleria, dirigevo una boutique di un importante marchio, e in un settore del genere la cortesia era oltremodo d’obbligo. Così, dopo tanti anni passati a essere cortese per lavoro, mi sono scoperto cortese di natura e ho pensato di trasporre questa mia attitudine anche nel mio alter ego virtuale.

Osservavo il mondo di Twitter già da qualche tempo e avevo notato come l’avere un’identità ben definita, semplice e chiara negli intenti sin dal proprio nome, aiutasse a rendere più efficace il messaggio che si desiderava trasmettere; ho quindi coniugato le due cose, portando la cortesia di fatto anche nel nome. Assieme alla cortesia e alle buone maniere ho voluto introdurre anche un altro messaggio, un modo positivo di vedere la vita e una forte attenzione a quelle piccole cose che rendono il nostro vivere migliore. È così che sono nate varie iniziative sul mio account, ognuna enfatizzata con un proprio hashtag. Ci sono le #solobuonenuove, news che normalmente i quotidiani lasciano in ultima pagina perché troppo belle per fare notizia, propongo  la #pausacaffè e l’#oradeltè, per  riscoprire il piacere di piccole e appaganti abitudini, e non dimentico quei piccoli gesti che fanno affrontare la giornata con un sorriso come i #buongiorno e le #buonanotte sempre cortesi e gentili.

Insomma, basta poco per rendere la vita migliore, a volte anche solo un saluto cortese, ed io sono sempre disposto a regalarne uno!

Gentiluomo ma anche scrittore; sei infatti co-autore del “romanzo a tweet” #storicaffè. Puoi raccontare alle nostre lettrici come funziona? Con l’altra autrice, , siete in qualche modo d’accordo sullo sviluppo della trama o è tutto improvvisato?

#storicaffè è un progetto in divenire ancora giovane. E’ nato alcuni mesi fa, in un periodo in cui stavo cercando il giusto incipit di un racconto per una piccola casa editrice. Avevo molte idee e, quasi per gioco, postai su Twitter tutti gli incipit che non sviluppavo. Uno di questi recitava: ”La tazzina era fredda, dimenticata sul tavolo, in attesa, aveva perso la sua battaglia contro la tecnologia… “ Con mia grande sorpresa e piacere un’altra utente, @MMM48861381, postò un tweet che portava avanti la storia. Poi continuai io e ancora lei… e oggi siamo quasi a 220 tweet. Ci sono personaggi misteriosi, tanto caffè, intrighi, colpi di scena, insomma, una vera e propria trama che si sviluppa un frammento alla volta. La cosa più bella è che nemmeno noi che scriviamo questo romanzo a puntate sappiamo esattamente come si svilupperanno le cose, non ci accordiamo sulla trama, cerchiamo solamente, tweet dopo tweet, di non contraddirci e di darci vicendevolmente degli spunti interessanti per andare avanti nel racconto. E c’è una cosa che, al giorno d’oggi, mi sembra incredibile: @MMM48861381 e io non ci conosciamo di persona e non ci siamo nemmeno mai sentiti per telefono.

Tornando invece a temi propri del nostro blog, com’è nata quest’attenzione ai temi del bon ton e delle buone maniere?

In realtà penso che fosse un’attitudine innata in me. Ricordo quando i miei compagni di liceo dicevano che da grande avrei fatto il maggiordomo. Loro cercavano di prendermi in giro, ma a me l’idea non dispiaceva. Ricordo ancora le prime ragazze che portavo fuori in macchina, stupirsi quando aprivo loro la portiera o quando attendevo che si sedessero per prime al ristorante. Crescendo ho avuto la fortuna di poter approfondire la conoscenza delle buone maniere e ora mi piace metterne in pratica alcune nella vita di tutti i giorni, anche se poi non sono diventato un maggiordomo!

Quali sono i comportamenti che ti danno più fastidio negli altri nella vita quotidiana e, al contrario, quelli che apprezzi di più?

Mi dà molto fastidio chi nega il saluto, chi fa finta di non vederti. Io sono un Salutator Cortese di nome e di fatto, non nego mai un saluto ed un sorriso, perché so che a volte basta solo quello per far felice una persona.

Apprezzo molto chi sa tenere le distanze, in senso fisico. Si dice che ogni persona abbia una sorta di spazio che percepisce come privato intorno a sé; una sfera che, indicativamente, pone noi al centro e misura un nostro braccio di raggio. Mi piace chi sa rispettare questa distanza! I front-load the vocabulary and allow students to &quotact https://homework-writer.com/ out&quot the words for their classmates

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