Riprendendo il nostro post sugli hidden restaurant, intervistiamo oggi Margherita, organizzatrice di cene in uno di questi ristoranti segreti nei pressi di Milano.
Ciao Margherita, grazie per aver accettato la nostra intervista. La prima domanda è d’obbligo: quando e come hai deciso di organizzare cene per un underground restaurant?
Ho deciso circa un anno fa, ottobre 2012 per l’esattezza.
Dopo anni di cene a casa con gli amici e dopo la scuola di pasticceria, ho sentito la voglia di condividere quella che è la mia grande passione, ovvero la cucina e ricevere gli amici a casa.
Per questo ho pensato che sarebbe stato molto più divertente e stimolante aprire la mia cucina a chiunque possa essere interessato a provare nuove esperienze che riguardano il cibo. Qualcosa che fosse differente dal classico “uscire a cena”: qui si condivide la stessa tavola, si parla con persone nuove, si gustano piatti fatti in casa.
Vuoi raccontare alle nostre lettrici come funzionano “le prenotazioni” alle cene? Esiste un sito, una newsletter, una pagina Facebook? Insomma, come “reclutate” i clienti”?
Per il momento l’attività è working progress, e per il momento non ho ancora aperto un sito internet, ma ci sto lavorando. Mentre esiste un gruppo, ancora segreto, su Facebook: chiedendomi l’amicizia, si può essere aggiunti al gruppo. Generalmente questo avviene sempre dopo le cene.
Ad oggi la prenotazione avviene ancora tramite mail: il Daisy’s Social Kitchen offre una cena al mese, comunicata via mail attraverso la mailing list ed entro i cinque giorni successivi all’invio della mail, i primi due che confermeranno la loro presenza avranno il compito di coinvolgere gli altri 6 partecipanti fino a un massimo di 8 persone per ogni cena.
Al termine della cena chi viene chiesto di lasciare il proprio indirizzo e-mail ed essere aggiunto alla lista degli “invitati”.
Per quanto riguarda invece la cena vera e propria, come viene scelto e definito il menu? Gli ospiti vengono avvisati in precedenza o, anche questa, è una sorpresa?
L’esperienza inizia con l’accoglienza: un piccolo aperitivo aiuterà a rompere il ghiaccio e si potrà così cominciare a socializzare con gli ospiti sconosciuti.
A seguire, gli ospiti si accomodano al tavolo dove l’esperienza di cena sociale avrà davvero inizio, con un menù caratterizzato da ingredienti freschi, sapori genuini e prodotti di stagione.
Il menù viene scelto e proposto da me, in base ai prodotti stagionali e alla mia ispirazione. Generalmente alterno sempre un menù a base di carne ad uno a base di pesce.
Gli ospiti sono avvisati in precedenza, in modo che se qualche partecipante non gradisse qualche piatto o avesse intolleranze particolari, mi può avvisare e organizzare una scelta differente. Inoltre lascio la possibilità di portare le bevande alcoliche da casa: conoscere il menù in anticipo permette di fare la scelta e gli abbinamenti giusti.
Infine, vuoi consigliarci i migliori underground restaurant in Italia o in Europa che hai avuto modo di provare?
Beh, sicuramente il Daisy’s Social Kitchen, MA – Hidden Kitchen supper club, Non solo food – la colazione della domenica.