La Casa

dove-vai-a-che-ora

Dimmi dove vai e ti dirò a che ora

In un precedente post abbiamo visto ; oggi invece vi racconteremo come indicare la corretta tipologia di festa.

Per cominciare, gli inviti vanno recapitati almeno 15 giorni prima dell’evento e vanno sempre indicati in modo chiaro:

  • La data, l’ora e il luogo dell’incontro
  • Il tipo di incontro (ad esempio se è una festa, un’inaugurazione, una cerimonia di premiazione, ecc.)
  • Il dress code richiesto

Se veniamo invitati ad un’inaugurazione alle 19, dobbiamo aspettarci una cena oppure un cocktail? E che dire se ci invitano alle 21?

Premettiamo che gli orari, soprattutto serali, variano molto dalle aree geografiche e se a Cortina le 21 non sono l’orario più comune per invitare a cena, di certo lo sono a Taormina! Va anche detto che i ritmi di vita sempre più frenetici, soprattutto nelle grandi città, hanno fatto spostare un po’ in avanti gli appuntamenti serali: in città, più che in provincia, si comincia a lavorare più tardi al mattino, ma si esce dall’ufficio dopo le 18.30 e spesso la cena, anche in settimana, non avviene prima delle 20.30.

Il galateo tradizionale però indica in modo abbastanza preciso le diverse tipologie happening e i relativi orari:

  • Il brunch, parola formata dall’unione di breakfast e lunch, si serve di domenica o nei giorni festivi tra le 11 e le 13. Il brunch sta diventando sempre più popolare anche in Italia, soprattutto tra i 30 e i 40enni; se fino a qualche anno fa era un’occasione privata aperta solo a pochi intimi, oggi è un modo alternativo e glamour per festeggiare molte ricorrenze, anche per il matrimonio ad esempio.

 

Source: via on

 

 

  • Il pranzo viene servito tra le 12.30 e le 13.30, ma qui la variabile geografica è molto forte e nel Sud Italia non è infrequente cominciare il pasto anche più tardi.
  • Il tè, come vuole la migliore tradizione inglese, viene servito intorno alle 17. Abbiamo già visto in un precedente post per questa occasione e .
  • I cocktail cominciano generalmente tra le 18 e le 19 e non si protraggono oltre le 23. In Italia siamo abituati a pensare ai cocktail party come occasioni formali e preferiamo invece il termine “aperitivo” per un normale ritrovo tra amici.

 

Source: via on

 

Una curiosità: secondo il bon ton, a nessuna di queste tre occasioni è permesso indossare lo smoking. Va infatti indossato rigorosamente dopo le 19; l’abito da giorno elegante per gli uomini in passato era il tait (o tight), che ormai è caduto in disuso e viene solo usato in matrimoni da sogno o al , durante il quale è comune incontrare uomini in tight nella metropolitana di Londra.

  • A cena si invita tra le 19.30 e le 21, ma, come dicevamo prima, questo orario può variare in base alla latitudine.
  • Infine, il ballo, che ha luogo rigorosamente dopo le 21. Ormai questo tipo di evento è caduto in disuso, se non in occasioni speciali come il “Ballo delle debuttanti”, ma era certamente popolare sino alla metà del secolo scorso e chissà che non torni di moda!

Questi, dunque, i termini che possiamo specificare sugli inviti per far capire sia il tipo di evento sia l’orario. Ci sono poi occasioni di incontro come i vernissage oppure più informali come i barbeque per cui è necessario specificare un orario perché potrebbero avvenire in momenti diversi della giornata. In questo caso nell’invito è d’obbligo indicare l’ora di inizio; gli invitati si presenteranno un pochino dopo, ma mai oltre i 30 minuti rispetto all’orario indicato.

Ma come vanno formulati gli inviti? Va inserito prima il marito o prima la moglie? E quali titoli è opportuno specificare? Per questo vi rimandiamo al successivo post! As the students sat on the carpet and the teacher read to them, she’d pause every few minutes so students could ask questions or make a comment

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>