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Donne con le curve – intervista a Martina Liverani

Oggi abbiamo il piacere di intervistare Martina Liverani, scrittrice di donne e di cibo, collaboratrice di Vogue, Style.it, Casaviva, Sale e Pepe, Dissapore, Huffington Post e autrice di .

Ciao Martina, intanto ci fa molto piacere averti come nostra ospite oggi. La prima domanda è più una curiosità; come e quando è nata l’idea tuo libro?

Tutta questa mania della forma perfetta, del corpo scolpito e dell’essere magri o almeno dover desiderare di diventarlo, è diventata una vera e propria ossessione. Genera ansia e frustrazione e soprattutto è una noia mortale. Alle donne le diete non piacciono, a dir la verità le diete non piacciono a nessuno. Allora ho voluto scrivere un libro, provocatorio, un inno alla donna normale: colei che non ha in cima ai propri pensieri la scultoreità dei propri glutei, l’entrare per forza in un taglia 40, combattere la cellulite e i cuscinetti, ma usa quel tempo e quelle energie per fare altro di più edificante, utile e divertente. E’ un libro che parla di diete ma che soprattutto parla di donne, e che fa tirare un sospiro di sollievo rispetto a certe ansie e aspettative che abbiamo da noi stesse e dal nostro corpo. Dovremmo essere più auto indulgenti. Sgretola certi falsi miti sulle diete, e gli stereotipi insani e spesso fasulli di bellezza, smaschera l’industria delle diete che sembra una forza benigna in grado di risolvere ogni nostro problema quando in realtà è un business che prospera sul fallimento dei suoi stessi prodotti, sdogana la bellezza imperfetta e senza taglie, la bellezza del benessere fatta anche di godersi la vita e avere un rapporto sano con il cibo.

Spesso nei tuoi articoli e nel il cibo è un po’ una metafora per parlare di donne e di società. Cosa ne pensi invece del fatto che la maggior parte degli chef portati alla ribalta della cronaca sono uomini? Il “sesso forte” si sta appropriando di questo territorio che è stato tradizionalmente femminile?

Dalla mela di Eva, al latte materno e fino all’arte di sedurre con il cibo, la donna è sempre stata nutrice e nutritizia, e da sempre ha avuto un legame inscindibile con gli alimenti e il loro consumo. Se oggi identifichiamo il mestiere di chef con un personaggio barbuto (quindi al maschile) è solo perché nelle cucine dei ristoranti gli uomini sono numericamente di più (perché quello della cucina è un mestiere duro fisicamente e molto impegnativo in termini di ore), ma occorre fare un esercizio per differenziare ciò che è sotto ai riflettori mediatici rispetto a ciò di cui è fatto il mondo reale. Io intorno a me lo vedo molto chiaramente il cibo al femminile: sono tantissime e bravissime le cuoche donne, le trovi nei ristoranti stellati come anche nelle trattorie di provincia, nelle gastronomie, per non parlare delle produttrici, le donne del vino e quelle dell’agricoltura. E che dire dell’esercito di foodblogger? Il cibo è anche donna … ne sono stra-convinta!

Sul tuo blog dai moltissime notizie curiose con uno sguardo che va spesso oltre confine. Quali sono le tendenze già in voga all’estero e che, secondo te, arriveranno presto anche in Italia?

Il mondo del food è in magnifica ebollizione. Una delle cose che più mi piace è il ritorno alla vita domestica, al bello di starsene dietro ai fornelli per le ragazze di una generazione come la mia (io sono figlia di una mamma anni settanta che mi ha sempre insegnato che l’emancipazione si trovasse fuori dalle mura domestiche) che riscoprono il piacere di cucinare, fare a mano il pane, le marmellate e guardano con piacere a quelle occupazioni squisitamente femminili e casalinghe che facevano le nostre nonne. In Inghilterra esistono veri e propri club, l’esempio più divertente è quello di .

Chiudiamo infine con una domanda che facciamo spesso alle nostre ospiti e che, nel tuo caso, declineremo al femminile: ci consigli 3 locali imperdibili gestiti da donne?

Dato il mio orgoglio emiliaromagnolo, e dato che ne ho recentemente scritto sul mio blog, ti consiglio tre locali che si trovano in Emilia e che sono gestiti da donne straordinarie: Isa Mazzocchi del ristorante di Borgonovo Val Tidone, Giovanna Guidetti dell’ di Finale Emilia e Aurora Mazzucchelli del di Sasso Marconi. Vi così leggete anche le loro storie che vi lasceranno senza esitazioni…

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