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Illustrissimo dottore professore … Come intestare lettere e inviti formali

Scrivere gli inviti per occasioni formali non è semplice e piccole dimenticanze possono essere lette come scivoloni di bon ton. Abbiamo perciò visto come inserire e quali siano . In questo post vedremo invece tutte le formule cerimoniali che vanno inserire negli inviti o nella corrispondenza.

Per prima cosa partiamo dall’ordine: inviti e lettere vanno sempre indirizzati all’uomo o al capofamiglia (quando ovviamente non si tratta di donne single), perciò sulla busta useremo formule come Signor Rossi e Signora oppure Signor Rossi e Famiglia nel caso in cui la coppia abbia figli.
Se l’invito non è generico, ma personalizzato per ciascun invitato, possiamo allora intestarlo con una formula che comprende i coniugi, come “Signori Rossi”, oppure, se ci si riferisce a loro con i nomi di battesimo, la donna andrà sempre per prima, “Cara Anna, caro Mario” ad esempio.
La parte più complessa è invece quella legata ai titoli. Ecco allora un piccolo vademecum per non sbagliare!

  • Eccellenza = per i vescovi
  • Eminenza = per i cardinali
  • Onorevole = per Deputati e Senatori
  • Signor + nome della carica = per persona con incarichi pubblici. Es. Signor Sindaco, Signor Presidente, Signor Ministro; il maschile va mantenuto anche per le donne
  • Avvocato, Ingegnere = per gli iscritti all’albo; anche in questo caso il titolo viene mantenuto sempre al maschile
  • Dottore/Dottoressa o Professore/Professoressa = per chi ha i titoli accademici; in questo caso è ammesso l’uso al femminile

I titoli possono essere abbreviati nell’indirizzo, ma MAI nell’incipit della corrispondenza. Nel testo avremo poi cura di inserire al maiuscolo i pronomi e gli aggettivi possessivi riferiti al destinatario o all’invitato.

Lettere e inviti vanno sempre scritti su carta liscia in colori chiari, come il bianco, l’avorio o l’écru; l’inchiostro dovrà essere blu, grigio o seppia.

Infine, nella lettera è d’obbligo inserire un indirizzo per eventuali risposte e va indicato sia sulla lettera sia sulla busta in alto a sinistra. Nell’invito è bene specificare invece un recapito telefonico (e di recente è accettato anche un indirizzo e-mail) a cui confermare o meno la propria partecipazione, accanto alla famosa formula RSVP (Répondez, s’il vous plaît). Una curiosità: questa formula non va però inserita nel caso di balli o cocktail, in quanto l’assenza di posti a sedere non richiede di sapere il numero esatto dei partecipanti; è comunque buona educazione far sapere agli organizzatori se si parteciperà oppure no.nn1 She started by describing the good things I did during my lesson, and this was a very encouraging beginning to accept what is coming

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