La Casa

Cucina tradizionale con piano cottura, tavolo e sedie

La cucina perfetta

Casa nuova? O vorreste ristrutturare? Come fare la cucina è una scelta fondamentale per chi ama ricevere ospiti a pranzo o a cena. A mio parere ci sono due possibilità.

La prima è quella che io definisco la cucina “laboratorio”: piccolissima e super attrezzata, con tutto a portata di mano. La pianta di questa cucina può essere conformata ad U oppure a due fronti contrapposti, con le pareti attrezzate anche in alto.

La seconda è invece la cucina conviviale: ci si mangia e ci si sta con gli amici mentre si cucina.

In questa seconda categoria rientrano le cucine abitabili, le cucine in open space in contiguità con il living, le cucine ad isola. L’isola non fa altro che accentuare la regola secondo cui in cucine spaziose i pensili vanno eliminati. C’è il bancone per la preparazione e la cottura dei cibi, e ci sono gli armadi per la conservazione e lo stoccaggio di cibi e accessori, piatti, bicchieri, pentolame.

La scelta tra le due soluzioni è innanzitutto una questione di spazio, ma anche di stile di vita. Per quanto riguarda le forme, la cucina piccola deve essere rettangolare o tutt’al più quadrata, ma consentire due piani opposti separatati da almeno 80/90 cm. Per l’altra non ci sono limiti né regole.

Il bancone isola non deve avere gli sgabelli intorno: proviamo a svincolarci dal modello americano e prediligiamo il tavolo per consumare i pasti, vi prego! Se invece rinunciamo al bancone, che richiede installazione di impianti e scarichi a pavimento non sempre realizzabili, i piani di lavoro fateli più ampi dello standard. Un tempo le cucine erano rigorosamente basate su un modulo rigido da 60 cm, che poteva permettere solo sottomoduli di 45 e 30 cm e raddoppi a 90 e 120. Oggi i mobili si progettano in funzione delle esigenze del cliente, e quindi si può fare di tutto. In particolare il piano di lavoro può essere 70, 80, 90 cm. Anche senza esagerare vi assicuro che già 10 cm in più garantiscono una fascia libera molto utile nella quale mettere barattoli, utensili, piccoli elettrodomestici, senza che ingombrino sul piano di lavoro.

Alcuni consigli sui materiali. Per le ante, evitare il laccato lucido, perché si riga. Io sceglierei il laminato, con effetto multistrato sull’anta. Belle le soluzioni in contrasto tra il colore dell’anta e l’interno del mobile. Per esempio, anta bianca e interno antracite, ma personalizzate il concetto a vostro gusto. Oppure in vetro. O ancora in legno.

Il piano in acciaio è un evergreen e i graffi gli danno più bellezza. Anche il piano in marmo è un classico. Il piano in legno è delicato, si unge e va mantenuto con attenzione. Il piano in resina è bellissimo, soprattutto se, come quello in acciaio, è in continuità con le vasche del lavello e il piano cottura. Il corian non si sciupa e se si graffia può essere facilmente riparato, però costa molto più degli altri…

Ma, ditemi, com’è la vostra cucina? Quali organizzazioni e materiali scegliereste?

Chiara Tonelli

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Commenti (4)

  1. “La scelta tra le due soluzioni è innanzitutto una questione di spazio, ma anche di stile di vita.” Condivido pienamente quest’affermazione, tanto che ristrutturando casa, decisi di rinunciare ad cameretta per ottenere una cucina un po’ piu’ ampia così da accogliere gli amici per l’aperitivo,mentre io cucino.
    Nulla di faraonico,ma sicuramente é accogliente,tanto che con le amiche ho preparato proprio in cucina delle bellissime cenette!
    Lo stile della mia cucina? Classico,forse un po’ english e tutto in bianco, così gioco con le decorazioni.

    • Grazie Nanà per il tuo commento. La cucina bianca è davvero un classico che non stanca mai, elegante e permette di giocare e sbizzarrirsi con piatti, tovaglie, decorazione e accessori!nn1

  2. la cucina rigorosamente in legno di noce ..indistruttibile!!! con piano di lavoro in granito nero… elegantissimo… peccato che la ditta produttrice sia fallita..
    ciao
    oriana

    • Grazie Oriana per il tuo commento. Noce e granito, davvero un abbinamento azzeccato e sicuramente duraturo come sottolinei.

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