Vi incontrate, vi piacete, iniziate a frequentarvi e in men che non si dica… arriva il momento di invitarlo a cena a casa vostra per la prima volta.
Le nostre mamme e le nostre nonne ci hanno insegnato che gli uomini si prendono per la gola: posto che, in tempi moderni, altrettanto vale per noi signorine, cucinare per il proprio innamorato resta un gesto intimo e affettuoso. Date, dunque, a questo primo rendez-vous casalingo il valore che si merita: quello di un incontro rilassato, informale ma molto importante.
Scegliete un menu semplice, leggero: poche portate, preparate con cura e servite con garbo. Investite in un vino importante se vi sentite in grado di abbinarlo in modo davvero adeguato.
Decorate la vostra tavola con la stessa attenzione e buongusto, senza eccessi: ricordate che la principale finalità del bon ton è quella di mettere a proprio agio le persone. Inutile, quindi, se non controproducente sfoderare bicchieri di cristallo e posate d’argento se non siete assolutamente certe del fatto che il vostro prezioso invitato abbia dimestichezza con una altrettanto preziosa mise en place.
Cercate di preparare in anticipo la maggior parte dei vostri piatti in modo da non passare la serata a spadellare mentre lui vi attende speranzoso con l’ennesimo bicchiere di vino in mano: per esempio, se avete deciso di cucinare un risotto, fate in modo che l’antipasto sia già pronto e il resto della cena solo da riscaldare. Mentre cucinate, sforzatevi di dimostrarvi tranquille, mai nervose. Se qualcosa va storto, non perdete assolutamente la calma: non c’è niente di peggio di una fatina sorridente che si trasforma in una strega ai fornelli.
Se volete ricevere il vostro amato nel migliore dei modi, la scelta dell’abito da indossare è importante tanto quanto quella del menu.
Siate graziose e curate, non provocanti: non avete bisogno di conquistare un uomo a colpi di scollatura, men che meno la prima volta che lo invitate a cena. Non agghindatevi come cortigiane ammiccanti: siete le padrone di casa. Come scrive Geneviève Antoine Dariaux nella sua Guida all’Eleganza degli anni 60: l’eleganza “è una forma di armonia non dissimile dalla bellezza, ma se quest’ultima è assai più spesso un dono della natura, la prima è opera dell’arte”… e come tale, incompatibile con la volgarità.
Qualunque sia la vostra scelta di look, l’importante è rispettare e valorizzare il vostro stile personale: inutile travestirvi da rosa se la vostra natura è quella di una fresia.
Essere eleganti non significa per forza sfoggiare una mise elaborata. A maggior ragione, considerate le circostanze, evitate accuratamente l’effetto Capodanno: vi trovate nella vostra abitazione e non sul red carpet. Quindi, no ad abiti troppo impegnativi, luccicanti o sfacciatamente “da sera”.
Dato che vi trovate in condizioni climatiche perfettamente controllabili, concedetevi piuttosto un abbigliamento leggero, morbido, che vi accarezzi il corpo senza costringere le vostre forme: per esempio una bella gonna con una camicetta di seta o un maglioncino colorato di cachemire… un abitino grazioso, con una fantasia discreta… No, invece, al classico tubino nero per questo tipo di occasione: effetto noia assicurato.
Rinunciate ai collant, se lo desiderate, e indossate un bel paio di scarpine o sandali con il tacco, a patto che vi sentiate perfettamente disinvolte nel muovervi tra i fornelli. Esiste solo un’immagine più sgradevole di una donna goffamente arrampicata sui trampoli, che cammina come un uomo: la stessa scena riprodotta a casa propria.
Se vi sentite a vostro agio in pantaloni non c’è nessun motivo per non indossarli, sempre che il modello scelto sia femminile e di taglio impeccabile. Almeno per questa occasione, però, lasciate nell’armadio i modelli strettissimi che tanto vanno di moda negli ultimi anni: sono banali, difficilmente di buon gusto e – soprattutto – donano davvero a poche.
Se temete di macchiarvi mentre cucinate, usate pure un grembiulino a patto che sia bello quanto un abito: se ne trovano in vendita di tutti i tipi, dai più semplici ai più originali come, per esempio, .
Source: via on
Vi piacciono i gioielli? Via libera ma limitatevi a un pezzo solo. Un collier, un bel paio di orecchini o il vostro bracciale preferito: less is more – soprattutto in tema di monili.
Tassativamente vietato un trucco pesante: gli uomini lo detestano. D’altra parte, a chi farebbe piacere baciare un manichino incipriato? Preferite un make up semplice, puntate sugli occhi e ammorbidite le labbra con un velo di burrocacao. Lo scriveva già cinquant’anni fa Donna Letizia nel Grande libro della Casa: “truccarsi non significa mascherarsi. Il trucco è stato creato per rendere più attraente la donna. Il maquillage di un’attrice sulla scena, di una mannequin sulla passerella, non va imitato. Fuori da quelle luci abbaglianti perde ogni attrattiva”.
No a un’acconciatura ricercata o a una piega inamidata: il vostro amato bene preferirà senz’altro capelli morbidi da accarezzare a covi di forcine e intricate selve di lacca.
Una volta pronte, guardatevi allo specchio e ricordatevi ciò che diceva Madeleine Vionnet: “Quando una donna sorride, il suo abito dovrebbe sorridere con lei”. Buona serata! Biology mobile apps ">there are lots of mobile apps online for biology students