Ormai avrete capito che ho fatto mio il motto di Mies van der Rohe: “Less is more”. All’epoca questo provocò una rivoluzione negli interni delle case quando, vi assicuro, tutto pullulava di orpelli. Allora però le case erano grandi, mentre oggi lo spazio abitabile diminuisce. Mi viene quindi da chiedervi: quanti servizi di piatti avete? E quali utilizzate?
Se la risposta è “uno”, potete anche fermarvi qui con la lettura. Se, invece, c’è il servizio da tutti i giorni, quello per le occasioni speciali (massimo due l’anno?) e quello che non usate mai perché è bordato d’oro e va lavato a mano, quanto segue fa per voi!
A cosa serve tramandare oggetti che non si usano? Se il servizio antico è un valore: vendetelo! Anche lo spazio che occupa ha ormai un costo: confrontatelo con la rata del mutuo o dell’affitto. Se invece la vostra paura è di sembrare pretenziosi usando i piatti raffinati – al di là del fatto che io non concorderei mai con questo timore – un’idea per sdrammatizzare potrebbe essere quella di apparecchiare con piatti e bicchieri diversi. Estremizzando il concetto, potreste associare a ciascuno il piatto che meglio ne rappresenta il carattere: la romantica avrà i fiorellini, il sofisticato il bordo d’argento, lo sportivo il piatto in ceramica, l’esteta la porcellana limonge, e così via. Risultato: allegria e contaminazione! E questo torna comodo anche a chi, invece, i servizi, a furia di usarli, li ha decimati!
Se l’obiettivo del piatto trascende il contenimento delle pietanze e punta anche a divenirne cornice, allora se i piatti sono colorati tutto diventa più bello. Per esempio, potreste alternare i colori dei piatti per le diverse portate. Sarebbe bellissimo giocare sul contrasto: cibo giallo (zabaione?) su piatto azzurro oltremare, verde (insalata mista?) su piatto rosso. Anche con abbinamenti molto raffinati: un risotto allo zafferano su un piatto nero bordato d’oro e pietanze molto colorate su piatti bianchi.
Potete anche creare serate a tema: patriottiche, per esempio, o monocromatiche: tutto rosso, tutto bianco, tutto verde… dal primo al dolce. Il mio preferito: tutto fucsia… Se si usa la rapa rossa, salse e intingoli si colorano di un rosa scarlatto bellissimo, senza che il loro sapore si alteri. Allora basta fare pendant con i fiori del centrotavola e giocare, per rimanere in contrasto, con piatti e tovaglia tutti verde tenue.
Avanti con gli inviti allora! E parola d’ordine: mixare!
Chiara Tonelli
Giocare con i colori dei piatti…lo faro’! Sarà come aggiungere un tocco di personalità in più al mio menu.