La Casa

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Omotenashi. La tradizione giapponese dell’ospitalità.

Di Marco Massarotto

C’è una parola che nella cultura giapponese riveste una grande importanza: Omotenashi
(
おもてなし). Come spesso accade in Giappone la parola ha un significato doppio:

  • Omote (superficie) + Nashi (meno, minore): col significato, quindi, di disinteressato, sincero
  • (O)-Mote (portare) + nashi (riuscire): col significato, quindi, di servire, completare

In questa origine della parola troviamo il tratto distintivo tra la cultura dell’Omotenashi e quella, occidentale, dell’ospitalità. Nella cultura giapponese il servizio è sempre effettuato senza una relazione di dominanza (padrone/servo), ma senza aspettativa, attingendo nella parte profonda della nostra coscienza umana, più che nei doveri sociali.

Se avete frequentato il Giappone, infatti, sarete sicuramente rimasti colpiti dall’ospitalità senza paragoni di quel popolo. Tanto presenti e attenti sono i giapponesi con l’ospite, tanto poco appaiono, però, interessati o in dovere di farlo. È quasi un atteggiamento naturale che vede le sue origini nelle tradizioni più antiche del paese: dalla Cerimonia del Tè al Buddismo Zen.

(Image courtesy of: http://japanwallpaper.blogspot.it/2012/03/kimono-wallpapers.html)

Nel libro “Istruzioni per un Cuoco Zen”, di Dogen Zenji, uno dei testi fondamentali della filosofia Zen, viene insegnato a “preparare un pasto con profonda dedizione, pensando al prossimo” e “con gratitudine verso gli ingredienti” dove gli aspetti spirituali della cura con cui è preparato sono più importanti di quelli materiali, della quantità o della ricchezza degli ingredienti.

La cerimonia del Tè (Cha-Do) nasce anch’essa dalla tradizione Zen e dalla meditazione Zazen, al termine della quale viene servito, infatti, del Tè. Nella sua forma la Cerimonia del Tè durava parecchie ore, durante le quali venivano servite molte portate e ci si occupava anche dell’intrattenimento dell’ospite. Tale cerimonia subiva almeno due interruzioni principali, durante le quali gli ospiti erano fatti uscire dalla stanza. Uno dei motivi di ciò è per permettere all’officiante di modificare (dopo attenta osservazione del gradimento o del mancato gradimento dell’ospite) la stanza, i mobili, le sedute e gli utensili utilizzati, rendendoli più accoglienti e più vicini ai gusti del proprio ospite dopo averlo visto in azione e aver quindi capito quali oggetti, pietanze e atmosfere gli siano più congeniali.

(L’essenzialità dell’Omotenashi al Tempio Shunko-In durante la meditazione Zazen. Ph Marco Massarotto)

La cultura dell’Omotenashi si ritrova come una costante in moltissimi aspetti tradizionali e moderni del Giappone: dalle Geisha, che si occupavano di animare con canti e poesie le cene di ospiti importanti diventando protagoniste dell’Omotenashi sino alle moderne aziende, che adottano tale filosofia come parte del proprio marketing. Anche i Manga di Akihabara, il quartiere della tecnologia e dei fumetti ci accolgono in pieno stile Omotenashi, con i Maid Cafè, dove l’accoglienza è delegata a giovani ragazze che indossano i panni delle eroine preferite dei fumetti.

(Image courtesy of http://akiba-brand.com/akihabara-omotenashi-project/?lang=en)

La ditta di cosmesi giapponese Shiseido ha un proprio “Omotenashi Credo” che viene insegnato a tutte le “Beauty Consultant” che hanno come obiettivo anticipare i bisogni delle clienti e farle sentire a proprio agio. Anche la Toyota ha introdotto le tecniche dell’Omotenashi per vendere le proprie auto Lexus in USA. Rakuten, il colosso giapponese dell’E-Commerce insegna ai propri venditori come costruire una long-term relationship con i propri clienti attraverso la tradizione dell’Omotenashi.

L’”Omotenashi Credo” di Shiseido

Insomma, come spesso accade per il Giappone, tradizione e modernità si fondono in un unicum, ricco di spunti e interesse. In Italia potete praticare alcune delle arti dell’ospitalità giapponese grazie a varie associazioni e centri culturali.

Scuola Urasenke di Milano
Dove potrete praticare e studiare la Cerimonia del Tè per apprendere i riti più antichi dell’ospitalità giapponese e poterli ripetere con i vostri ospiti.

La Via del Sake
L’associazione organizza aperitivi e corsi di galateo giapponese a tavola, oltre a viaggi in Giappone per entrare in contatto diretto con il bon ton giapponese e l’eleganza del servizio e dell’accoglienza Made in Japan.

Codice Bianco
Assieme al famoso artista Makoto potrete imparare i segreti dello stile visivo giapponese e l’arte degli o rigami, con cui lasciare un simpatico pensiero benaugurale ai vostri ospiti o decorare gli spazi di casa.

Marco Massarotto (Milano, Tokyo)
Imprenditore e consulente di comunicazione, fondatore dell’agenzia Hagakure e autore di libri sul marketing digitale. Viaggiatore amante di fotografia, bicicletta e appassionato di cultura giapponese e enogastronomia giapponese e italiana. Working in groups allowed students with varying levels of technical skill and comfort to support each other

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