Sebbene il Ferragosto sia una festa particolarmente sentita ormai solo nei Paesi latini, ha origini antichissime. In prossimità del 15 di agosto infatti Sirio, la stella del mattino, comincia ad essere visibile all’alba e segna l’inizio del riposo delle piante e la fine del raccolto.
Il nome “Ferragosto” si deve all’imperatore Ottaviano, in quanto deriva da feriae Augŭsti, il riposo di Augusto, in cui si celebrava appunto la fine dei lavori agricoli. Il cristianesimo ha ripreso e rielaborato i significati di queste antiche feste con la celebrazione dell’Assunzione della Vergine, che ha appunto un significato di morte e rinascita.
Molte delle tradizioni derivano proprio da questi antichi significati, come l’accensione di un falò, che simboleggia la luce, o i giochi d’acqua, che simboleggiano la purificazione; acqua, fuoco e antichi riti sono alla base di tutte le feste popolari che si svolgono in Italia. Vediamo le più famose da Nord a Sud!
A Torino, nella vecchia capitale d’Italia, le celebrazioni per l’Assunzione della Vergine si svolgevano alla Chiesa della Madonna del Pilone, vicino al fiume Po. I Torinesi per l’occasione consumavano quello che oggi chiameremmo un picnic al Parco del Valentino o fuori casa e finivano la giornata con un bagno al fiume. La festa prendeva perciò il nome di Festa dle pignate a la Madona dél Pilòn (Festa delle pentole alla Madonna del Pilone).
In Toscana sono due gli eventi che richiamano molti turisti: il più famoso è sicuramente il Palio di Siena, che si corre ogni anno il 16 agosto ma in origine dedicato alla Madonna Assunta e corso a Ferragosto e il Palio dell’Argentario, un’antica regata remiera con 4 battelli che rappresentano i rioni cittadini di Porto Santo Stefano, da cui parte la gara.
A Roma e in generale nel centro Italia sono invece diffusissimi i giochi con l’acqua, come l’albero della cuccagna in spiaggia. Fino a due secoli fa, inoltre, nella capitale si inondava Piazza Navona, che diventava una sorta di campo di battaglia acquatico.
A Messina invece il 15 agosto due enormi statue di cartapesta, chiamate il gigante Grifone e la gigantessa Mata, attraversano la città: leggenda vuole che il saraceno Grifone si fosse innamorato di una bella messinese, Marta, da cui Mata, che accettò di sposarlo solo dopo la sua conversione al cristianesimo; secondo altre interpretazioni le due statue simboleggiano invece un rito più antico e sono la personificazione di Saturno, divinità romana dell’agricoltura e dei cicli della natura, e Cibele, antichissima divinità adorata come Grande Madre.
Sempre a Messina la sera di Ferragosto ha luogo anche la processione della Vara, una grande macchina di forma piramidale che simboleggia l’ascensione della Vergine dalla sua tomba, nella parte bassa, alla figura di Cristo in cima.
Oggi in molte città italiane il Ferragosto è celebrato anche con i fuochi d’artificio, che, sebbene più recenti, ben s’innestano sul significato di purificazione e rinascita che ha questa festa.
Infine una curiosità: il Ferragosto è presente in molti film italiani, tra cui citiamo “” di Dino Risi del 1962, in cui si racconta l’Italia del boom economico, e “” di Gianni di Gregori del 2008, in cui si racconta un’Italia che invecchia con i problemi familiari e sociali che ne derivano. college-homework-help.org/