Quando arrivano gli ospiti, se non c’è personale di servizio, è il padrone di casa a prendere e a sistemare i cappotti degli invitati.
Eventuali aperitivi vanno serviti porgendo direttamente il bicchiere agli ospiti, senza far uso del vassoio, come farebbe invece un cameriere o una cameriera: sono piccole formalità, che in pochi conoscono, ma che il bon ton prevede. Il vassoio, invece, può essere utilizzato anche dai padroni di casa per radunare e portar via in cucina i bicchieri usati.
Quando giunge il momento di sedersi a tavola, sarà la padrona di casa ad indicare con garbo a ciascuno il proprio posto. Si sederà per prima, seguita dalle signore e quindi dagli uomini.
I cibi vanno sempre portati in tavola nel loro contenitore di servizio (piatti di portata, insalatiere, etc.) tranne le vivande cucinate in cocottes ed il brodo o la minestra, che possono arrivare in tavola dalla cucina già nei piatti, oppure nella zuppiera. La padrona o il padrone di casa porgeranno il piatto di portata a ciascun commensale, perché si serva da sé, avendo cura di non porgerlo da sinistra, come farebbe il personale di servizio. Lo porgeranno innanzitutto alla signora che rappresenta l’ospite più importante, poi faranno il giro del tavolo; durante il pranzo o la cena, però, avranno l’accortezza di cambiare il senso nel girare intorno al tavolo, in modo da evitare che sia sempre la stessa persona a servirsi per ultima. Una piccola delicatezza che rivela attenzione nei confronti di ogni invitato.
Secondo il galateo, i padroni di casa, a costo di prendere piccole porzioni, dovrebbero servirsi due volte per ogni pietanza: il loro gesto ha lo scopo d’invitare i loro ospiti a fare altrettanto e a servirsi di nuovo. Invece, non prenderanno e non offriranno il bis per la minestra, l’insalata e i formaggi, anche se ovviamente non ne negheranno un secondo assaggio all’ospite che dovesse chiederne ancora. Mai e poi mai elogeranno le vivande servite (anche nel caso di piatti ricercati e preziosi vini d’annata), né insisteranno se un ospite sembra voler servirsi una sola volta o non prende grandi porzioni. Per non mettere in soggezione nessuno, inoltre, i padroni di casa non dovrebbero essere né i primi, né gli ultimi a finire di mangiare.
I padroni di casa non dovrebbero nemmeno essere troppo solleciti nel subissare di attenzioni gli invitati, magari interrompendo la conversazione per chiedere se hanno caldo o freddo oppure se desiderano qualcosa. Tradirebbero soltanto la loro ansia e non li metterebbero a proprio agio.
Come ospiti a casa altrui, avete mai notato atteggiamenti simili? Che ne pensate?
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vorrei sapere come ci si comporta quando a tavola uno dei commensali mangia con la bocca aperta emettendo suoni poco gradevoli;è il caso di farlo notare?e se si,come e in quale occasione?il buon senso mi porta a pensare che non sarebbe elegante ed educato riprendere un invitato davanti tutti i commensali…..grazie.
Ciao Manuela, abbiamo rivolto la tua domanda a Toni Sarcina, fondatore del Centro di Cultura Enogastronomica Altopalato.
Ecco il suo consiglio:
“Questo tipo di problema, di solito, si verifica con i bambini che,spesso, sono “rumorosi”. In quel caso, ma solo quando si è tra le pareti domestiche, si fa loro lo stesso verso e il bambino capisce e smette.Con gli adulti, particolarmente quando si è in situazioni formali, non è corretto riprendere un altro ospite. Bisogna solo ricordarlo e non invitarlo per altre occasioni per non creare imbarazzo agli altri ospiti.”nn1